venerdì 17 febbraio 2012

Crostatine...e Frolle...


Chiudiamo la settimana con una ricetta classica....ma classica...come le crostatine con marmellata.
Vi propongo varie ricette di frolle per vari usi. Ricette e tecniche del maestro Leonardo Di Carlo.

Frolla Sablè

600 gr di burro
1000 gr di farina 150/160W
400 gr di zucchero a velo
180 gr di tuorli
2 gr di vaniglia
4 gr di sale fino
4 gr di buccia di limone grattugiata
4 gr di buccia d'arancia grattugiata

Procedimento

Sabbiare il burro con la farina ,gli aromi e il sale, aggiungere i tuorli e poi lo zucchero a velo.Lavorare solo il tempo necessario a compattare la massa. Fari riposare in frigo a +4°C almeno 2 ore ( meglio 8/12). Tirare dello spessore desiderato e cuocere.
Forno ventilato:  150/160°
Forno Statico: 170/185°
Note: ricetta adatti a fondi per crostate e biscotti

Per una frolla tirata sottile a 3/4 mm i tempi sono di 15/20 minuti, cmq regolatevi dal colore e ricordate che la frolla si compatta dopo la cottura con il raffreddamento.

Frolla Milano

500 gr di burro
1000 gr di farina 150/160W
500 gr di zucchero a velo
200 gr di uova intere
2 gr di vaniglia
8 gr di sale fino
4 gr di buccia di limone grattugiata
4 gr di buccia d'arancia grattugiata


Procedimento

Sabbiare il burro con la farina ,gli aromi e il sale, aggiungere le uova e poi lo zucchero a velo.Lavorare solo il tempo necessario a compattare la massa. Fari riposare in frigo a +4°C almeno 2 ore( meglio 8/12). Tirare dello spessore desiderato e cuocere.
Forno ventilato:  150/160°
Forno Statico: 170/185°
Note:

Per una frolla tirata sottile a 3/4 mm i tempi sono di 15/20 minuti, cmq regolatevi dal colore e ricordate che la frolla si compatta dopo la cottura con il raffreddamento.

Frolla per crostate

350 gr di burro
350 gr di zucchero semolato
1000 gr di farina 150/160W
240 gr di latte intero
20 gr di latte scremato in polvere
4 gr di sale fino
6 gr di  buccia di limone grattugiata
14 gr di lievito chimico

Procedimento

Mescolare il burro con lo zucchero, gli aromi e il sale, unire il latte con il latte in polvere, infine la farina setacciata con il lievito. Lavorare solo il tempo necessario a compattare la massa. Fari riposare in frigo a +4°C almeno 2 ore( meglio 8/12). Tirare dello spessore desiderato e cuocere.


Forno ventilato:  150/160°
Forno Statico: 170/185°
Note: frolla molto magra e facilmente lavorabile, adatta anche agli intolleranti alle uova


Frolla Sablè Viennese

700 gr di burro
1000 gr di farina 150/160W
450 gr di zucchero a velo
400 gr di polvere di nocciole tostate
90 gr di albume
2 gr di vaniglia
8 gr di sale fino
4 gr di buccia di limone grattugiata
4 gr di buccia d'arancia grattugiata


Sabbiare il burro con la farina, la polvere di nocciole,gli aromi e il sale, unire poi albume e zucchero a velo.
Lavorare solo il tempo necessario a compattare la massa. Fari riposare in frigo a +4°C almeno 2 ore( meglio 8/12). Tirare dello spessore desiderato e cuocere.

Forno ventilato:  150/160°
Forno Statico: 170/185°
Note: Frolla molto carica di grassi che necessità di accortezze in lavorazione, quali la temperatura dell'ambiente di lavoro non superiore ai 18° ( possibilmente climatizzato) e velocità nella lavorazione per evitare che si strappi durante la stesura. Adatta per biscotti e fondi.

Considerazioni

Queste sono solo alcune della paste friabili che potete realizzare, una regola generale è che aumentando il burro avremo un prodotto più friabile e morbido, aumentando lo zucchero avremo un prodotto più croccante. Vi ricordo che il tipo di farina è fondamentale, deve essere molto debole, con poche proteine, max 10,5% e W 150/160 , altrimenti andiamo a favorire la formazione di glutine, nemica della classica struttura della frolla.L'aggiunta di lievito nella frolla consente di avere un'alveolatura più sviluppata. Sia che cuociate in stampi di silicone che di metallo ricordate di imburrarli , questo non per favorire l'uscita dallo stampo ma per favorire la cottura omogenea nella parte inferiore, usiamo il grasso come conduttore di calore. Per fare le classiche crostatine con la marmellata potete procedere in 2 modi diversi con 2 risultati diversi. Potete farcirle e decorare con le strisce classiche e cuocere, in questo caso dopo 1-2 giorni l'umidità della marmellata renderà la struttura abbastanza morbida. Oppure potete cuocere la frolla senza farcitura...gli ultimi 5 minuti tirate fuori, spolverate di burro di cacao per impermeabilizzare, fate asciugare e poi farcite con marmellata e rimettete in forno per finire la cottura ( ovviamente in questo caso le strisce sopra non ci sono, potete al limite cuocerle separatamente e poi decorare). Di cose da dire ce ne sarebbero molte altre...ma il post è già abbastanza lungo.

Provate e fatemi sapere





8 commenti:

  1. Alessio scusa me nella frolla per crostate le uova non ci vanno?

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  2. No, è una variante senza uova ma con latte, ho scritto per crostate in quanto ha una buona maneggevolezza e si lavora molto bene, visto che ha meno burro delle altre...è buona comunque...provala

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  3. ma la temperatura del burro varia a seconda del metodo scelto per impastare? Se sì, come?

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    1. Si Andrea,

      come regola generale puoi adottare questa: quando fai il metodo sabbiato ( quindi polveri e burro con la foglia in planetaria, il burro deve essere freddino ( sui 10°C) altrimenti con l'azione meccanica tende a scaldarsi e se prolunghi troppo rischi di far sciogliere il burro e sbilanciare la ricetta. Mentre per gli altri metodi va bene un burro morbido ( non a pomata però) diciamo a temperatura ambiente 16/18°C. Ciao

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  4. Ciao Alessio,
    ho notato che nella frolla Milano indichi tra gli ingredienti "uova intere", nel procedimento invece indichi "tuorli", quale tra i due è corretto?

    Ho notato inoltre che la prima ricetta di Di Carlo è molto simile a quella di Montersino, con la differenza che Montersino usa 160 g di tuorli, Di Carlo 180. Ma un solo tuorlo secondo te incide sul risultato? In effetti con la ricetta di Montersino ho spesso difficoltà ad impastare, come se i liquidi fossero pochi!

    Grazie!

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    1. Ciao, in effetti c'era un errore, ho corretto. Diciamo che ho riscontrato questa peculiarità anche io nella frolla di Montersino, anche se è ugualmente un gran prodotto. E comunque si, anche un tuorlo incide sulla ricetta finale. Ciao e grazie.

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  5. cisono altri metodi per calcolare i liquidi occorrenti nell'impasto oltre a quello di far riferimento farina burro e zucchero o sostituire uova intere e tuorli? perchè calcolando nella ricetta montersino occorerebbero più tuorli

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    1. Ciao, diciamo che nella frolla i liquidi vengono in secondo piano rispetto ai grassi e agli zuccheri. Leggi il mio approfondimento sulla pasta frolla in questo post.
      http://alechefondemand.blogspot.it/2013/03/pasta-frolla-e-paste-friabilitutto.html
      ciao.

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